Clik here to view.

Gad Lerner
“Solidarietà a Fulvio Benelli, licenziato come capro espiatorio da una tv che si nutre di falsi scoop come i suoi“. Sulla rimozione dell’inviato di Quinta Colonna accusato di taroccamento giornalistico è arrivata pure la disamina di Gad Lerner. L’ex conduttore è intervenuto a gamba tesa dalle colonne del suo blog, dove – a commento dell’accaduto – ha riservato dure critiche a Mediaset e a Paolo Del Debbio.
“Il rancore sociale alimentato dai teleschermi per trarne audience e vantaggi elettorali, ormai è dilagante. Ogni giorno su quasi tutte le reti ci sono trasmissioni confezionate su misura per alimentare i pregiudizi e la guerra fra poveri. Naturalmente bersagli privilegiati sono i rom, detestati e facili da coinvolgere nella telerissa, con o senza la presenza di un Salvini seduto in poltrona” ha scritto Lerner.
Gad Lerner contro Quinta Colonna
Poi il giornalista se l’è presa direttamente con il talk show di Rete4 finito nell’occhio del ciclone. In particolare, ha definito Quinta Colonna “la trasmissione-prototipo di questo modello televisivo, studiata nel minimo dettaglio dal raffinato intellettuale finto tonto Paolo Del Debbio“. Ed ha aggiunto:
“Sento parlare di Del Debbio, fra l’altro, anche come possibile candidato del centrodestra a Milano, con buone chances di successo. Ora si è liberato con una firmetta (tanto sono tutti rapporti di lavoro precari) dell’inviato nei campi rom Fulvio Benelli, scoperto da Striscia la Notizia in una grossolana manipolazione. Basta sganciare qualche soldo a certi disgraziati, per fargli dire quel che si vuole. Era già accaduto a Mattino Cinque. La stessa Striscia la Notizia ha mandato via due suoi inviati che, a quanto pare, certe storie le architettavano salvo poi spacciarle per vere”.
Quinta Colonna, Gad Lerner: degenerazione della tv verità
Infine, Lerner ha rivolto la propria invettiva al sistema televisivo che avrebbe incoraggiato la messa in onda di servizi come quelli ‘incriminati’.
“Tutto ciò è sintomo di una degenerazione della tv-verità in atto da tempo, ma anche di un vero e proprio progetto di belligeranza strumentale contro categorie sociali e etnie usate come capro espiatorio. Non è la prima volta che succede, nella massima spudoratezza. Poichè sono gli autori e i conduttori e i direttori di rete a spingere in questa squallida direzione gli inviati (precari) come Fulvio Benelli, a lui, licenziato ieri da Quinta Colonna, voglio esprimere solidarietà: avrà provato di persona cosa significa essere usati come capro espiatorio“.
Gad ha solidarizzato con il giornalista cacciato, reputandolo una vittima. Ed ha precisato: “chi oggi licenzia #FulvioBenelli ne conosceva benissimo e incoraggiava il metodo di lavoro nella pseudo-tv-verità“.